Diamo voce ai nostri docenti!
I docenti della Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia non sono solo dei professionisti del settore, ma dei veri e propri navigatori del mondo della creatività. Che si tratti di fumetto, animazione, sceneggiatura, illustrazione o web design, ogni corso mette a disposizione degli studenti una serie di esperti in grado di aiutarli a dare voce alla loro creatività. Come Claudia Palescandolo, insegnante del corso di Colorazione Digitale, colorista che ha collaborato con Radium/Saldapress (Rim City), Panini Comics (Il Ragazzo Invisibile: Seconda Generazione) Coconino Press (Aldobrando).
- Ciao Claudia! Come ti sei scoperta colorista e qual è stato il tuo percorso per trasformare una passione in professione?
Ciao! Non è che mi sia “scoperta” colorista… Ho lavorato duramente per riuscire a diventarlo, studiando fumetto e illustrazione alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze. Trovo che, nel colore, cada molto del peso della narrazione.
- Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato maggiormente?
Sicuramente Lorenzo Pieri e Luca Saponti, Nathan Fowkes, Shaun Tan e un’infinità di concept artist del mondo dell’animazione.
- Cosa significa per te raccontare una storia, in questo caso a fumetti, attraverso i colori?
La colorazione, nei fumetti, è un po’ come la fotografia nei film. Posso usare certe palette per far sentire il lettore in un certo modo, posso usare le luci per indirizzare la lettura o dare specifiche sensazioni. E, beh, chiaramente dà anche matericità e tridimensionalità ai disegni.
- Il lavoro del colorista ha visto una forte ventata di novità con l’introduzione dei software di grafica. Che differenze ci sono tra la tecnica tradizionale e quella realizzata in digitale?
La teoria alla base della colorazione resta la stessa. Cambia il tempo che ci vuole, cambiano i costi, ovviamente cambiano le tecniche.
- Per ricreare una giusta ambientazione cromatica, quanto ti confronti con lo sceneggiatore o il disegnatore del fumetto?
Dipende dal team, ma quasi sempre siamo io e la sceneggiatura. Poi arriveranno dei feedback dell’editor o del team intero. Per qualche raro progetto ho lavorato a stretto contatto con i disegnatori e le disegnatrici e sono nate belle amicizie.
- C’è uno dei tuoi lavori a cui sei particolarmente legata?
Si, ma non dirò quale! Che poi gli altri mi si ingelosiscono 🙂
- Com’è stato lavorare insieme a Gipi e a Luigi Critone al volume di Aldobrando, edito da Coconino Press?
Stressante per i tempi strettissimi, ma molto bello! Ammiravo tantissimo Gipi e lavorare ad un suo fumetto è stato emozionante. Critone, poi, è molto divertente da colorare ed è diventato anche un mio caro amico (sto mentendo, Critone. Non credere a tutta questa gentilezza!).
- Cosa deve aspettarsi un’aspirante colorista dal mercato attuale?
La risposta vera? Tanto stress. I tempi sono sempre stretti e la qualità richiesta è sempre la più alta possibile, ma con poca comprensione del nostro lavoro.